Un esercizio semplice, ma di grande impatto, è il self talk, ovvero il dialogo interno che ci permette di prendere coscienza del nostro stato emotivo.
Farsi la domanda "Come sto?" in un momento di crisi è un atto di centratura che può bloccare reazioni negative, spesso dettate dalla paura o dalla rabbia.
Prendiamo, ad esempio, una discussione accesa con un collega: l’istinto potrebbe spingerci a rispondere in modo aggressivo, inasprendo il conflitto. Tuttavia, interrompere il flusso emotivo con una domanda riflessiva permette di cambiare prospettiva.
Questo esercizio si basa sul principio che la consapevolezza è il primo passo per la regolazione emotiva. Studi sulla psicologia cognitiva (Beck, 1976) dimostrano come la capacità di monitorare i propri pensieri abbia un impatto diretto sul controllo delle reazioni emotive
Cambiare punto di vista è una strategia che permette di comprendere le motivazioni altrui e ridurre il conflitto.
Questo esercizio consiste nel provare a immaginare la situazione dal punto di vista della persona con cui stiamo entrando in attrito.
Ad esempio, se un collaboratore appare ostile durante una riunione, domandarsi "Cosa sta vedendo lui che io non vedo?" aiuta a spostare l’attenzione dal proprio disagio a una comprensione più ampia del contesto. Questo metodo si radica nella teoria della mente (Premack e Woodruff, 1978), che sottolinea come la capacità di attribuire stati mentali agli altri sia essenziale per la cooperazione e la risoluzione dei conflitti.
Quando le emozioni diventano travolgenti, intervenire sul corpo è una strategia rapida ed efficace per ripristinare la calma. L’esercizio di centramento si basa sull’idea che mente e corpo siano interconnessi: calmando il corpo, è possibile influenzare positivamente anche lo stato mentale.
In pratica, si può iniziare con una respirazione profonda e consapevole, portando l’attenzione al ritmo del respiro e alle sensazioni fisiche. Aggiungere movimenti semplici, come allungamenti o camminate lente, aiuta a sciogliere le tensioni accumulate.
Questo approccio trova riscontro negli studi di neuroscienze (Porges, 1995), che dimostrano come il nervo vago, attivato dalla respirazione diaframmatica, contribuisca a ridurre lo stato di stress e a migliorare la regolazione emotiva.
"Ora apri il tuo DEP e scrivi: Quali sensazioni interiori hai avuto? Il tuo stato interiore è cambiato? Come puoi mettere in pratica questo concetto nella tua quotidianità?"