“Non devi temere la sconfitta se credi che possa svelarti poteri che non sapevi di possedere” (Napoleon Hill)

Cos’è il potere personale?

L’insieme delle nostre virtù, capacità, possibilità? La nostra energia? La sintesi della nostra autonomia?

Accade spesso che si individui il potere personale nella condizione di ruolo o ricchezza, nello status di chi ha influenza sugli altri.

In realtà il potere personale è la nostra responsabilità, la nostra energia, l’influenza che abbiamo su noi stessi. E allora il potere si esercita con gli altri e non sugli altri.

È il nostro carattere, la nostra calma, la nostra intelligenza, il nostro patrimonio di competenza e abilità. È nella consapevolezza, nella capacità di fare scelte, nella relazione profonda e serena con le emozioni, con le debolezze, con gli errori, nell’autoefficacia, che matura il potere personale. Nel bagaglio di risorse del potere personale troviamo l’assertività, il pensiero positivo, il sano senso di protagonismo.

Più nutriamo e connettiamo intelletto e spirito più forgiamo il nostro potere personale. Più accresciamo la nostra energia e sviluppiamo potere personale più questo viene percepito all’esterno.

Il primo passo dunque è conoscerlo, individuarlo, in modo che non resti sepolto in noi stessi e sia sempre in azione.

Come si coltiva il potere personale?

In un processo in divenire, continuo e costante. Un processo di crescita ed evoluzione che ci coinvolge come individui prima ancora che come persone portatrici di competenze e valori professionali. Un processo che significa potenziamento di sé: da protagonisti -della propria vita e del proprio lavoro- attiviamo un atteggiamento innovativo e generativo, mettiamo a frutto le nostre potenzialità, liberiamo la nostra creatività, manteniamo vivace la nostra motivazione.

Il potere personale è indubbiamente quello che pensiamo, la nostra sfera di valori umani, la nostra determinazione a essere il centro attivo del nostro destino, la volontà stessa di migliorare continuamente e la fiducia nella probabilità di farcela.

In tutto ciò mi piace citare l’osservazione di Napoleon Hill perché affinare il potere personale vuol dire scoprire risorse latenti, affrontare e superare limiti, ma anche scrollarsi di dosso la paura del cambiamento, lo spettro degli errori.

La verità è che il lavoro che possiamo fare su noi stessi e quindi il nostro potere personale non sono solo una chance di risultati e affermazione, sono innanzi tutto un traguardo di benessere. Un benessere che carica la nostra energia.

L’energia è ciò che esprimiamo e trasmettiamo: la risonanza del potere personale.

Più ne abbiamo e la rafforziamo, più il nostro potere personale è riconosciuto dagli altri e ci ritorna sotto forma di nuovo impulso ottimista e intraprendente.

In fondo sono persuaso che il primo e più grande obiettivo da perseguire sia quello di considerare il potere personale il generatore delle opportunità di raggiungerne qualsiasi altro. E ciò peraltro sta in quella cerniera di coerenza tra la direzione privilegiata dai nostri valori e dalle nostre priorità e quella verso la quale concretamente ci muoviamo ogni giorno.

Come possiamo praticamente sostenere e gestire la nostra energia? Curando corpo, mente e spirito. Avremo modo di approfondire ancora l’argomento!