“Qual é il tuo presente?”
Scommetto che nessuno vi ha mai fatto questa domanda, ed è molto probabile che nessuno di voi sappia rispondere. Il motivo è semplice, poiché siamo portati a suddividere la nostra vita in due soli tempi: passato e futuro, costantemente divisi da questo “momento inafferrabile” che è il Qui ed Ora e si identifica con il presente.
L’uomo tende a focalizzarsi sul risultato, anche se in realtà il risultato è qualcosa che ancora non c’è, ed è raggiungibile solo grazie ad un’azione nel momento presente.
Andiamo nel passato per ripescare ricordi o abitudini, mentre ci proiettiamo nel futuro per fare programmi o pianificare degli obiettivi. Viviamo in uno status di eterno disordine, con la mente affollata da impegni, scadenze, preoccupazioni o pensieri di ogni altro genere. La nostra vita funziona così, e non c’è nulla di sbagliato in senso assoluto; ma avete la minima idea di quanto spazio e libertà possiamo dare alla nostra mente liberandola da questi pensieri che rimangono in superficie?
Dobbiamo vestire i panni di un sommelier, che per definizione concentra tutte le sue abilità nell’esatto momento in cui assaggi e degusta un vino. Si sente completamente appartenente al Qui ed Ora, ma si serve del passato per pescare nella memoria le nozioni che gli servono per fare correttamente il suo lavoro.
In poche parole, è pienamente consapevole e immerso nell’azione, ma riesce a non astrarsi dal contesto.
Bene, partendo dal presupposto che non possiamo e non siamo di certo tutti sommelier, come si fa a livello pratico a vivere nel presente? Vediamo qualche piccolo suggerimento.
Consapevolezza
Prima di tutto ci vuole consapevolezza, o meglio, bisogna essere consapevoli di sé stessi, in termini mentali ma anche e soprattutto fisici. Essere consapevoli dello spazio che occupiamo, della nostra corporeità, dei movimenti, dei gesti e della voce: dobbiamo sentirci padroni di ogni singola parte di noi.
Affidarsi al proprio corpo
Aumentare la percezione sensoriale vuol dire restare agganciati al proprio corpo, alla fisicità, all’energia che sentiamo e al respiro.
In pratica, so-stare nel momento che stiamo vivendo, osservare e percepire consapevolmente ciò che accade, in noi e nell’ambiente intorno, dimostrando una disponibilità alle emozioni.
Modalità aereo
Come facciamo con i nostri smartphone, proviamo a selezionare la modalità aereo per noi stessi: cerchiamo di azzerare quel dialogo interiore che ci confonde e ci assorda, concedendoci momenti di assoluto silenzio, in un angolo appartato dove possiamo ascoltare solo il nostro respiro, lasciando che i pensieri scorrano e si disperdano senza venire etichettati.
Facciamo in modo che per qualche minuto al giorno regni il vuoto, l’assenza di pensiero e la tranquillità.
Il presente è l’unico tempo in cui possiamo intervenire, nonché l’unico strumento su cui dovremmo avere il completo controllo perché rappresenta il nostro potenziale d’azione.
Come un sommelier, dobbiamo vivere pienamente il nostro Qui ed Ora, accedere con sapienza al bagaglio di conoscenze passate sapendo esattamente cosa ignorare e cosa portare nel nostro presente.
..e tu? Sei solo presente o sei anche connesso?