Se avete seguito le ultime pillole di coaching sul mio canale Facebook o Youtube, saprete che uno degli argomenti più gettonati è “Professione manager”.

Oggi parliamo di due protagonisti aziendali importanti: il manager e il team.

I manager, si sa, sono spesso in una situazione “critica” in cui sono costretti a prendere decisioni repentine, gestire crisi interne o mantenere un equilibrio costante nonostante le situazioni contingenti. Quanto questo influisce sul team di lavoro? Moltissimo.

Prima di tutto, ricordiamo che un manager dovrebbe:

  • Ascoltare con attenzione: prima di porre domande bisogna ascoltare. In questo modo si rende più semplice l’interazione e si stimola lo spirito partecipativo di ogni singolo membro del team.  
  • Dare spazio a follow up frequenti: spesso abbiamo paura di essere ripetitivi, ma non c’è motivo. Un collaboratore è sicuramente più stimolato a esporre il proprio punto di vista nel momento in cui gli viene ricordato frequentemente che può farlo, senza problemi.
  • Porre domande con un obiettivo: l’interazione con il team è finalizzata a uno scopo, un interesse reale verso il miglioramento.
  • Non dimentica la cortesia: imporsi può risultare controproducente, per questo bisogna fare attenzione alle modalità con cui ci si rivolge al team senza intimorirlo.

A questo punto, quali sono le domande da porre al team?

1.QUAL E’ LA COSA PIU’ BELLA CHE TI E’ SUCCESSA AL LAVORO (O FUORI) NEGLI ULTIMI 3 MESI?

→ Conoscere davvero qualcuno significa porre le domande giuste. Scoprire gli interessi di chi ci affianca quotidianamente è un buon modo per creare complicità, scoprire skills nascoste e far emergere l’orgoglio, ingrediente fondamentale per il successo.

 

2) HAI UN’IDEA PER MIGLIORARE IL NOSTRO SERVIZIO / PRODOTTO?

 

→ L’ispirazione deve essere condivisa e chi è più adatto se non chi lavora con te? Un altro punto di vista permette di migliorare la propria prospettiva mettendo in evidenza punti di forza e debolezze a cui non avevi mai pensato prima.

3) SE FOSSI TU IL LEADER, COSA FARESTI?

 

→ Come abbiamo già avuto modo di dire, i leader attraggono altri leader. Se le persone che hai selezionato sono simili a te, questa domanda incoraggia il senso di leadership e sottolinea ancora che tutti i pensieri e le opinioni sono importanti, migliorando il senso di appartenenza aziendale.

4) SEI A TUO AGIO CON GLI ALTRI COMPONENTI DEL TEAM?

→ Una domanda critica, ma essenziale. Devi essere pronto a qualunque risposta: non è possibile che sia tutto rose e fiori o che non ci sia mai stato anche solo qualche piccolo screzio. Lo stress non si elimina, ma si possono ridurre le conseguenze al minimo avendo una visione chiara e precisa di ciò che accade all’interno del team.

5) QUALI SONO LE SFIDE CHE AFFRONTI SUL LAVORO? C’E’ QUALCOSA CHE TI BLOCCA?

→ Tutti abbiamo qualche difficoltà sul lavoro, per svariati motivi. Il tuo compito è capire quali sono le difficoltà del tuo team e come intervenire in caso di bisogno con una soluzione tempestiva. Il sentimento peggiore per un collaboratore è quello di sentirsi abbandonato o non considerato nel modo corretto.

Queste sono solo alcune delle domande che un manager può e dovrebbe porre al proprio team per migliorare l’ambiente e tenerlo sotto controllo.

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