Scriverei l’elogio, della creatività.

Ma scriverei anche quello del pensiero critico.

L’epoca 4.0 vuole l’innovazione, la qualità del genio, il coraggio della differenza, l’emozione della fantasia.

Proprio questo pensiero creativo e costruttivo, non può andare disgiunto da un pensiero critico.

Perché?

Il pensiero critico non è cinico e pessimista, è se mai orientato a intercettare le differenze e valutare le alternative, a uscire dagli schemi, a guardare le situazioni da più punti di vista. Il pensatore critico ha un approccio ampio, al mercato, al lavoro, alle relazioni, alla vita.

Allenare il pensiero critico significa sviluppare la capacità di cogliere opportunità, di valutare in una massa dati quali sono i più significativi, di individuare tra le possibili strade la più interessante o apprezzabile. È un’attitudine preziosa, preziosissima, ma è anche una qualità intellettuale che si può sviluppare. Svincola dalle abitudini consolidate, dal pregiudizio, dalle soluzioni standard.

Ecco perché la colloco a braccetto con la creatività.

È proprio quando siamo predisposti ad analizzare tutto il possibile invece di agire con il solito pilota automatico che la creatività può inserirsi e offrirci un atout.

Nella forte e rapida trasformazione 4.0 l’imprenditore che si muove critico e creativo è quello che sa cavalcare le occasioni o crearle, mantenere una mentalità curiosa, interagire costantemente con l’ambiente interno e esterno all’azienda.

Si pone esattamente sulla scia del cambiamento, in modo fluido ed efficace.

Significa essere focalizzati e riflessivi, farsi domande, attivare confronti, essere disponibili a considerare nuove prospettive. Un terreno fertilissimo per far lavorare la creatività e nel contempo per indirizzarla e sostenerla con motivazioni razionali solide.

Ne deriva una combinazione positiva e carismatica. Una dotazione che il leader può e deve curare e incrementare a beneficio proprio e del team.

Laddove circola pensiero critico e creativo in effetti si generano attenzioni, stimoli, continue possibilità da esplorare. Nulla è escluso a priori, tutto è serenamente vagliato.

Pensiero critico e creativo peraltro sono valori che favoriscono e predispongono al lavoro di squadra, allo scambio, alla collaborazione. Sono porte spalancate sugli orizzonti. E 4.0 è proprio il tempo di questo work in progress su ciò che è da captare al volo, ciò che è da analizzare, ciò che si può inquadrare in un’ottica diversa, ciò che è lì ad offrirci lo spunto giusto.

Ti mancano? Niente paura: la creatività ed il pensiero critico sono abilità cognitive che possono essere sviluppate.