Il networking è collegamento, scambio, relazione. Si basa sul principio di potenziale reciprocità in cui si dà e si riceve: tempo, competenze, informazioni, contatti. Nel business si fa riferimento al networking come presupposto di ampliamento del proprio bacino di clienti e lavoro, di confronto con partner e colleghi, di trama di rapporti professionali per lo sviluppo di conoscenze o l’acquisizione di dati utili.

Fare network significa cercare e creare occasioni, entrare nel circolo virtuoso del passaparola, nella rete funzionale ai propri scopi e obiettivi.

La possibilità di networking è aumentata esponenzialmente con la rete e i social e dobbiamo dunque parlarne oggi ad ampio raggio, on e off line.

Internet e l’interazione sui social non ha solo allargato le possibilità di networking, ci ha anche consegnato in misura ingigantita una realtà che dovrebbe essere molto vitale sempre, anche o forse soprattutto off line. Se impariamo che ogni incontro, ogni circostanza, ogni luogo, possono aprirci nuove prospettive, darci soluzioni, stimolare idee e percorsi, riusciamo a porci in modo costruttivo ed efficace ad ogni appuntamento, in qualsiasi circostanza.

E’ essenziale capire quindi cosa vuol dire davvero fare rete.

Non possiamo caricare di grandi aspettative una frettolosa stretta di merito con veloce passaggio di biglietti da visita. L’essenza del networking è la relazione. E relazionarsi implica entrare realmente in connessione e stabilire un clima di interesse e fiducia.

Sicuramente c’è chi è naturalmente portato, a comunicare e a intrattenere rapporti, ma la verità è che un buon networking è disciplina.

Quali sono le ‘regole’?

-Innanzi tutto ascoltare. E intendo un ascolto autentico, partecipe.

-Poi avere pazienza, non cercare mai di bruciare le tappe. Le relazioni hanno bisogno di tempo.

-Infine quella buona e vecchia più o meno quanto il mondo: essere disponibili prima a offrire che a ricevere.

Al di là di certi eventi ufficiali organizzati proprio per le opportunità di rete, il networking si fa sempre, nei posti di lavoro e fuori e possibilmente con chiunque. Approfittate della vacanza per farlo con i vicini di ombrellone, invitando qualcuno a prendere un caffè al bar, mentre praticate il vostro sport o il vostro hobby. Ovunque possiamo trovare il gancio giusto, ogni persona può rappresentare una svolta o un ponte o un tassello. Dobbiamo allenare la nostra curiosità, essere umanamente aperti e recettivi. Possiamo dare pesi diversi a ciascuna relazione, privilegiarne alcune piuttosto che altre ma mai escludere a priori che un incontro qualsiasi sia portatore di opportunità.

Tutto questo significa anche che il networking è un processo non un momento. E’ qualcosa che si costruisce e si alimenta. Per questo tra l’altro l’ascolto attivo è fondamentale: vi fa ricordare aspetti e notizie che diventano spunti. Spunti per una telefonata o per una mail con la quale chiedete aggiornamenti.

Sembra tanto sciocco rimarcare l’importanza di un ‘come stai? Tutto bene con quella noia di cui mi parlavi? O con un fantastico ‘buon compleanno!’.

Non è affatto casuale che social come facebook ci facciano da memoria per questo genere di ricorrenza. Facebook sa quanto conti mantenere il contatto. Empatia e condivisione sono le parole che richiamano quella fiducia per cui le frequentazioni fanno passi avanti e generano relazioni produttive.

Spulciate la vostra rubrica telefonica, le vostre amicizie sui social, il vostro giro di conoscenze in carne ed ossa. Se non vi siete relazionati in maniera corretta e sufficiente è il caso di recuperare! Nel frattempo però, mi raccomando, non lasciatevi sfuggire i vostri compagni di relax: fate abbondante e generoso networking anche con loro.